CONCENTRAZIONE DELLA PIOVOSITA'
E' ricorrente l'ipotesi, data per scontata nei commenti dei
media che descrivono catastrofi provocate da alluvioni, che le precipitazioni
siano oggi più "concentrate" che nel passato, e che questa "concentrazione" vada
ulteriormente accentuandosi.
Ma che cosa significa "maggior concentrazione" riguardo all'evento che si
considera? Con riferimento al fenomeno della piovosità, possiamo ricorrere a due
semplici esempi, riferiti il primo alla minima concentrazione, il secondo alla
massima. Supponiamo che in un anno la quantità di pioggia sia di 1825 mm.
Possiamo immaginare due situazioni estreme:
a) la pioggia è caduta tutti i giorni, nella stessa quantità di 5mm
giornalieri (anno non bisestile). In questa situazione si parla di perfetta
equidistribuzione, quindi assoluta assenza di concentrazione.
b) la pioggia cade tutta in un unico giorno: siamo agli antipodi del caso
precedente, pertanto in questa situazione la concentrazione sarà massima.
Tra gli "stimatori" della concentrazione, valori numerici che variano tra un
minimo e un massimo, e sono ideati per misurare tale proprietà, viene spesso utilizzato il rapporto di concentrazione R,
che varia dal minimo 0 (concentrazione nulla, equidistribuzione) al massimo 1
(concentrazione massima). Con riferimento alle situazioni estreme descritte in
precedenza, in corrispondenza al caso a) avremo R=0 mentre se capita b) la
concentrazione è massima, perciò R=1. Si comprende che il discorso sulla
concentrazione delle precipitazioni deve prendere in esame anche altre
variabili, ad esempio la quantità totale di precipitazione annua. E' ovvio
infatti che un aumento anche forte della concentrazione, accompagnato da una
forte diminuzione della quantità totale, significherebbe che piove molto meno e
per pochi giorni; anzi si avrebbe addirittura il massimo della concentrazione
(R=1) se cadono solo 50mm d'acqua in un anno, ma in un solo giorno! Chiaro
quindi che non avrebbe alcun senso parlare solo della concentrazione del
fenomeno,
trascurando altri fattori anche più rilevanti.
I dati sulla piovosità già descritti in altra pagina e studiati riguardo ad altre variabili, vengono qui esaminati con riferimento alla concentrazione. Il periodo di 11 anni preso in considerazione è piuttosto breve, per poter generalizzare su conclusioni saldamente fondate. Ho in ogni caso calcolato i rapporti R per gli anni 2002-2012, e determinato l'andamento tendenziale di tali rapporti con la regressione lineare: qui sotto il prospetto per la determinazione dei rapporti e il corrispondente grafico che descrive valori e relativo andamento.
Viene individuata una tendenza di fondo crescente, con valori
calcolati del rapporto R che vanno da 0,88 a 0,90. Tenuto conto che, nel periodo
considerato, il trend per
la quantità complessiva annua di precipitazione è praticamente costante, l'incremento
tendenziale della concentrazione mi sembra significativo.
I file Excel, in cui è calcolato il rapporto R di ciascun anno, sono
visibili cliccando di seguito sul corrispondente anno:
2002; 2003;
2004; 2005;
2006; 2007;
2008; 2009;
2010; 2011;
2012: un file per ogni anno, perché sarebbe
stato complicato trovare i valori muovendosi entro un unico enorme file. In un
file distinto, da cui sono estratte le immagini
sopra riportate, sono poi stati elaborati e rappresentati su grafico i rapporti
R.